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Cyber security, ToothPic vince il premio Zamma Award

ToothPic, la startup incubata in I3P – Incubatore del Politecnico di Torino che opera nel settore della cyber security e della privacy online, si è aggiudicata il premio speciale Zamma Award. 

È avvenuto in occasione della finale nazionale dell’Open Innovation Contest 2018, il concorso internazionale organizzato da NTT DATA arrivato quest’anno alla sua settima edizione. Il contest ha voluto valorizzare il ruolo che l’innovazione e le startup rivestono nella realizzazione di un profondo cambiamento all’interno del tessuto economico italiano e internazionale.

ToothPic opera nel settore della cyber security ed è arrivata in shortlist tra le migliori proposte. Ha conquistato la giuria di esperti del mondo dell’innovazione e dell’Information Communication Technology guadagnandosi il riconoscimento speciale assegnato da Kotaro Zamma, Responsabile di Open Innovation e Business Incubation di NTT DATA Corporation.

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Cyber security: cosa fa Toothpic

Nato da un progetto di ricerca di un team composto da 4 membri del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino e successivamente incubato nell’Incubatore I3P, ToothPic si propone come un innovativo sistema di autenticazionebasato sulla tecnologia di riconoscimento del rumore lasciato dal sensore delle fotocamere digitali.

La solidità dei sistemi di autenticazione è stata messa a dura prova negli ultimi anni a causa di ripetuti attacchi informatici. L’unica strategia percorsa fino ad oggi per rispondere a questi attacchi è stata quella di aggiungere strati di sicurezza ai meccanismi di autenticazione nella forma di token.

L’idea alla base del sistema brevettato da ToothPic, invece, parte dall’assunto che ogni fotocamera lascia un pattern unico su ogni fotografia nella forma di rumore digitale: è possibile dunque correlare univocamente ogni foto con il sensore del dispositivo sul quale è stata scattata. ToothPic propone quindi di sostituirsi ai complessi sistemi di autenticazione esistenti. Lo fa con una semplice foto di convalida, effettuata dall’utente al momento dell’autenticazione, impossibile da frodare con foto pubblicamente disponibili, grazie al “rumore” lasciato dal sensore digitale, univoco per ogni dispositivo.

Nessun bisogno di apparecchiature sofisticate o dispositivi addizionali: tutto quello che occorre è la fotocamera del proprio smartphone ed un’apposita app.

Redazione Gogeek

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