RecensioniTV & Anime

Tra sogni e nostalgia: la recensione di Wish, il film che celebra i 100 anni della Disney

Cento anni, la Disney, non poteva che festeggiarli con un film che è un vero e proprio compendio “magico”. Perché effettivamente Wish, il lungometraggio animato che arriva nei cinema italiani il 21 dicembre, è una grande celebrazione della Disney Animation. 

Combina a livello grafico l’animazione tradizionale Disney con l’animazione CGI (una scelta bellissima che finalmente ci restituisce degli sfondi fiabeschi), sceglie di affidarsi al genere del musical come gli indimenticabili classici, e mette insieme storie, temi, archetipi di tutte le storie fino ad oggi raccontate sul grande e sul piccolo schermo dalla casa di animazione. 

A partire dalla luminosa co-protagonista di questo film: Star, una piccola sfera che arriva direttamente dal cielo. E che inevitabilmente riporta alla mente la stella invocata da Geppetto per far sì che Pinocchio diventi un bambino vero, quella cui si rivolge Cenerentola, ma anche la Evangeline de La Principessa e il Ranocchio. Insomma, è immediato vederci la stella dei desideri, quella che apre ogni film Disney, sorvolando il castello e dando inizia alla magia. 

E proprio di desideri e sogni parla il 62° lungometraggio Disney. Della loro forza e del loro potere, nonché dell’angoscia e della delusione cui possono portare quando non vengono realizzati o quando ci vengono sottratti e negati. 

Ma andiamo con ordine.

© 2023 Disney. All Rights Reserved.

La trama di Wish, il nuovo film Disney 

Wish è diretto da Chris Buck (regista di Frozen – Il regno di ghiaccio e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn (head of story di Raya e l’ultimo drago), un duo di registi che rispecchia uno dei fondamenti dei Walt Disney Animation Studios: una generazione che collabora con quella successiva. Buck si è infatti unito a Disney in qualità di animatore tradizionale ed è stato apprendista di Eric Larson, uno dei celebri Nine Old Men (il nucleo degli animatori storici di Walt Disney) dello studio. “Volevamo realizzare un film che abbracciasse l’eredità di ciò che Walt aveva creato rendendola attuale per il pubblico moderno, proprio come avrebbe fatto lui. Cercava sempre di spingersi oltre i limiti del possibile”, ha spiegato Buck. Jennifer Lee (FrozenFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è produttrice esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore (Notte stellataManhunt).

Protagonista del musical celebrativo della Disney è Asha (doppiata in italiano da Gaia), una diciassettenne che insieme alla sua capretta Valentino (con la voce di Amadeus), al nonno e alla mamma vive a Rosas, isola immaginaria situata nel Mar Mediterraneo. Il regno è governato da Re Magnifico (Michele Riondino), che lo ha creato dopo aver perso la sua patria e la sua famiglia: un sovrano affascinante e sicuro di sé capace di utilizzare la magia, con cui protegge la comunità “custodendone” i desideri. Rosas è un melting pot culturale: le persone infatti arrivano da  tutto  il  mondo  per  offrire i propri sogni più profondi a Magnifico, che promette di esaudirli. Chi, compiuti i 18 anni, affida il suo desiderio al Re nella speranza che prima o poi venga realizzato, lo dimentica, per via di quella che viene chiamata “amnesia senza angoscia”. Perché i desideri possono essere motore, ma anche sofferenza e angoscia, soprattutto quando non vengono realizzati.

Tuttavia Magnifico sceglie attentamente quali sogni concretizzare e restituire al proprietario e quali invece reputa “pericolosi” per sé e per il suo regno. Quando Asha capisce che non tutti i desideri saranno realizzati – tra cui quello del suo amato nonno che sta compiendo 100 anni (non certo un caso questo numero) – decide di cambiare le regole e di ribellarsi a questa fittizia felicità. 

Si affida al cielo ed esprime un desiderio così potente da invocare una forza cosmica: una piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha, Valentino, Star e un gruppo di coraggiosi amici cercheranno di fermare l’egoismo di Magnifico, che ovviamente – accecato dall’arroganza, dalla paura e dall’ambizione – arriverà ad affidarsi alla magia più oscura diventando cattivissimo, pur di catturare la piccola stella dei desideri e diventare ancora più potente. 

IT’S GOOD TO BE KING – © 2023 Disney. All Rights Reserved.

La trama, a nostro parere, non è del tutto semplice e lineare da comprendere e in alcuni punti sembra troppo un pastiche, ma invita a riflettere su tematiche di alto spessore, da quello politico al confronto tra Bene e Male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: e come la Disney ci ha insegnato negli ultimi anni, la linea di demarcazione non può essere sempre tracciata in modo così netto.

Il messaggio, vuoi o non vuoi, è anche politico, con una popolazione vessata da un re, e sembra portare all’attenzione anche il tema dell’emancipazione femminile. Qualche riferimento diretto? Il regista Chris Buck in conferenza stampa ha spiegato che hanno iniziato a lavorare al film 5 anni fa e che “ci siamo concentrati sulle precedenti storie Disney e sull’archetipo classico della favola che contrappone il Bene e il Male. Non è facile per me individuare riferimenti diretti alla politica e all’attualità, ma sicuramente nel film c’è l’idea che nessun essere umano debba avere il potere su altri“.

Le musiche di Wish

Ad accompagnare il film sono le musiche, composte da Dave Metzger, e le canzoni originali della cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e del produttore / cantautore / musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice.

WISH – Asha. © 2023 Disney. All Rights Reserved.

 

Lo stile di Wish è infatti quello del musical, come i film più amati della Disney. Tuttavia, non tutte le canzoni si prestano a passare alla storia (almeno per quanto ci riguarda), o quanto meno nella traduzione italiana: appaiono a tratti un po’ forzate e troppo narrative. Certo, è quello che succede nei musical, ma abbiamo ascoltato e apprezzato in passato esempi sicuramente più riusciti. 

Molto coinvolgente invece il brano “This Wish” (in italiano “Un sogno splende in me”), la canzone che Asha canta nel rivolgendosi alle stelle, così come “At all costs”, il duetto tra la giovane e Re Magnifico.

Gaia è la voce italiana di Asha

E se in inglese i protagonisti sono doppiati da Ariana DeBose (Asha),  Chris Pine (Re Magnifico) e Alan Tudyk (Valentino), in italiano il cast vocale è composto dalla cantautrice Gaia, che presta la propria voce – sia nel parlato che nel cantato – ad Asha, dal  conduttore Amadeus che interpreta  la  capretta di Asha, Valentino, e dall’attore Michele Riondino, che si trasforma nel potente Re Magnifico.

Per tutti e tre è la prima esperienza in sala doppiaggio e il risultato è di tutto rispetto (anche se Asha a tratti ricorda un po’ troppo la Anna di Serena Rossi in Frozen). 

L’eredità della Disney

Il film, come detto è un enorme omaggio all’eredità Disney. E i fan più accaniti non potranno fare a meno di notare, durante tutta la proiezione, riferimenti più o meno espliciti ai classici, nonché numerosissimi Easter Egg. 

Come ha spiegato Jan Pablo Reyes (produttore) nel corso della conferenza stampa per l’anteprima italiana del film: “Quando abbiamo deciso di celebrare il centenario abbiamo pensato di farlo con una storia originale. Per capire da dove partire, abbiamo invitato tutte le persone dello Studio, per farci raccontare cosa significasse per loro l’Animation Studio”.

WISHES DO COME TRUE – © 2023 Disney. All Rights Reserved.

E in effetti, ha aggiunto Veerasunthorn: “Siamo stati ispirati da così tanti film iconici dei 100 anni di Disney Animation, in particolare dalle storie in cui si esplora il potere di chi ha un desiderio, unito alla convinzione di realizzarlo. È stata una gioia per tutto il nostro team poter onorare questa eredità con questa storia incredibile e questi straordinari personaggi”.

Nelle scenografie è immediato riconoscere Biancaneve e i sette nani (noterete anche la mela avvelenata, ad un certo punto), ma anche La bella addormentata nel bosco e Pinocchio, mentre sono espliciti alcuni riferimenti a Peter Pan, Mary Poppins.

Insomma, viene da chiedersi se almeno a livello di trama il film potesse brillare (per rimanere in tema) un po’ di più per originalità e il rischio è più quello di uscire dalla sala nostalgici per i vecchi classici Disney o giocare durante tutto il film a “trova l’omaggio nascosto nelle scene”.

Ma complessivamente è un film che si guarda e si canta con piacere e che vi ricorderà l’importanza di esprimere – anzi, a cantare a voce alta – i propri desideri: sarà inevitabile commuoversi e scommetto che una lacrimuccia, se siete veri fan della Disney, scenderà anche a voi.

 


WISH
Diretto dal regista premio Oscar® Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, prodotto da Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones
Con le voci di Gaia (Asha), Amadeus (Valentino), Michele Riondino (Re Magnifico)
Dal 21 dicembre nelle sale italiane.
Durata: 95 minuti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: