La recensione di ‘Bullet Train’, thriller ad alta velocità
Gli amanti del cinema e della letteratura sanno, storicamente, che sui treni succede sempre qualcosa: da Assassinio sull’ Orient Express, passando per Snowpiercer fino a Train To Busan sono tante e diversissime le storie che hanno fatto la fortuna di questo mezzo di trasporto.
Così, un “treno proiettile”, ad alta velocità, è anche al centro delle vicende di Bullet Train, nuovo film del regista americano David Leitch, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 25 Agosto distribuito da Warner Bros.

A metà strada tra thriller ed action comedy, Bullet Train è tratto dal romanzo best seller di Kōtarō Isaka, I Sette Killer dello Shinkansen: Brad Pitt è il protagonista di un film corale, ambientato ai giorni nostri, che vede un gruppo di assassini finire su un treno ad alta velocità, che inizierà una corsa senza sosta attraverso il Giappone.
Pitt interpreta un killer esperto, nome in codice Ladybug, che viene ingaggiato dal suo supervisore per recuperare una valigetta sul treno che va da Tokyo a Kyoto, con pochissime fermate intermedie. Tuttavia, a bordo, ci sono altri killer come lui: sono tutti in competizione e basteranno poche scene per capire che hanno obiettivi contrastanti, ma collegati. Lo scopo principale, però, sarà uno e uno solo: rimanere vivi per scoprire chi li attende al capolinea.
Definito da alcuni critici come un mix tra Snatch e Kill Bill, Bullet Train prende forse molti più spunti dal cinema giapponese recente: colori, violenza e scene d’azione ricordano i film più “pop” di Takashi Miike e Battle Royale di Kinji Fukusaku, con qualche prestito dal mondo dei manga. La sceneggiatura, di Zak Olkewicz, sostiene buona parte del film anche se, a tenere gli spettatori incollati allo schermo, sono le eccezionali performance degli attori. Bullet Train, come si evince dal titolo, si svolge principalmente su un treno ma, ciò nonostante, non risulta asfittico: c’è un dinamismo visivo, prima ancora che fisico e una leggerezza che fa da sfondo alla storia, che rende meno impegnative anche le scene più violente.
Leitch, che ha diretto successi come Atomic Blonde e Deadpool 2 (oltre ad aver co-diretto John Wick), mostra dimestichezza con tutti gli elementi in gioco, mettendo in piedi un buon film corale con un cast di altissimo livello: oltre a Brad Pitt, ci sono anche Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Bryan Tyree Henry, Andrew Koji, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon e tanti altri volti noti (che hanno un cameo o piccoli ruoli) che non vi sveliamo per non rovinarvi la sorpresa.
Bullet Train è un film consigliato agli amanti del thriller e dei film d’azione giapponesi ed è facile immaginarne il successo anche sul mercato orientale: i fan asiatici ameranno vedere tante stelle internazionali in un contesto visivamente appagante e a loro incredibilmente familiare.