La recensione di ‘Lightyear: La Vera Storia di Buzz’
E’ arrivato lo scorso 15 giungo nelle sale italiane uno degli spin-off Disney Pixar più attesi, quello su Buzz Lightyear, fortunato personaggio della serie Toy Story che da molti anni, ormai, è entrato nel cuore dei bambini e non solo.
Lightyear: La Vera Storia di Buzz approfondisce i trascorsi di questo amatissimo space ranger che, fino ad oggi, il pubblico conosceva solo come giocattolo animato. Le prime immagini annunciano subito cosa stiamo per vedere: Buzz è stato regalato al protagonista di Toy Story, Andy, perché è il personaggio del suo film preferito e il film è questo.
In Lightyear, Buzz è un affermato space ranger che, partito in esplorazione con il suo equipaggio e la Comandante della missione Alisha Hawthorne, si ritrova bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra. Da quel momento in poi, il suo unico obiettivo sarà trovare un modo per tornare indietro e riportare tutti a casa. Buzz vivrà una profonda crisi personale perché non sarà facile: nello spazio e sul pianeta ostile il tempo non scorre alla stessa velocità e l’arrivo di Zurg, una imponente presenza alla guida di un esercito di robot, complicherà ulteriormente la situazione. Buzz potrà però contare sull’aiuto di un gruppo di ambiziose reclute e su un gatto robot, Sox, dotato di straordinarie capacità, che insieme a lui cercheranno di portare a termine la missione.

Lightyear: La Vera Storia di Buzz è un’avvincente e colorata avventura intergalattica: come molti film Disney veicola importanti messaggi per bambini e adulti, come quello dell’inclusione e dell’importanza dei rapporti umani. Questo in particolare, però, forse per l’ambientazione e i personaggi, è più indirizzato ai più piccoli che non a un pubblico adulto.
Ma un importante spunto di riflessione per i più grandi c’è: è un film che invita a perseguire i propri obiettivi, ma senza sprecare il tempo facendoli diventare una ossessione. Buzz, è un personaggio determinato e solitario che cade in questo tranello: imparerà a proprie spese l’importanza del gruppo e dei legami, ma grazie al gatto robot Sox e alla sua squadra di reclute ci sarà un riscatto anche per lui.
Il film è diretto da Angus MacLane con le colonne sonore sono firmate da Michael Giacchino. Le voci del cast originale sono di Chris Evans (Buzz), Peter Sohn (Sox), Uso Aduba (Alisha Hawthorne) e James Brolin (Zurg).
Le voci del cast italiano sono di Alberto Malanchino (Buzz), Ludovico Tersigni (Sox) e Esther Elisha (Alisha Hawthorne).