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The Last Duel – la nostra recensione

Dopo il debutto fuori concorso alla 78° edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, The Last Duel è diventato uno dei titoli più attesi della stagione. Il nuovo film di Ridley Scott è nelle sale italiane dal 14 Ottobre e ha un cast di stelle: Matt Damon (Will Hunting, Le Mans ’66), Adam Driver (BlaKkKlansman, Storia di un Matrimonio), Jodie Comer (Free Guy, Killing Eve) e Ben Affleck (Argo, La Legge della Notte).

Tratto dall’omonimo romanzo di Erig Jager, The Last Duel è ambientato nella Francia del XIV secolo: in apertura, vediamo i frammenti della scena di un duello, ma non ci è dato sapere chi e cosa lo abbia scatenato. A svelarlo saranno i tre protagonisti; Jean de Carrouges, sua moglie Marguerite e il migliore amico di lui, Jacques Le Gris. The Last Duel racconta di battaglie, di un presunto stupro e di un’amicizia tradita, ma ogni personaggio ha una percezione diversa dei fatti e sono proprio le tre diverse prospettive a rendere il film un crescendo: ci sono due scudieri, Jean e Jacques, che hanno di se stessi l’immagine di due eroi di guerra; il primo (Matt Damon), si sente un marito premuroso e attento, ingiustamente defraudato di un titolo e delle sue terre; il secondo (Adam Driver), uomo di fiducia del Conte Pierre d’Alençon (Ben Affleck), si racconta come un uomo colto e carismatico, con un grande ascendente su Marguerite; entrambi sono certi della legittimità e dell’intensità del loro amore per la donna, che invece narrerà una storia diversa. 

Lo spettatore scoprirà scena dopo scena cosa è realmente successo e dov’è la verità, una verità che svelerà sfumature di Jean e Jacques poco chiare all’inizio del film. Marguerite, interpretata dalla bravissima Jodie Comer, è un personaggio centrale: si ribella ai codici di comportamento del suo tempo, che volevano le donne subire angherie e crimini in silenzio, spesso per non rovinare il prestigio delle proprie famiglie. Marguerite è un’eroina forte, non fisicamente d’azione, ma una donna che agisce dietro le quinte, per avere la possibilità di rendere pubblica la sua storia.

Questo film può contare su diversi punti di forza: un cast di bravissimi attori, una sceneggiatura convincente (scritta a sei mani da Ben Affleck, Matt Damon e Nicole Holofcener) e un montaggio appositamente costruito su di essa. La regia di Ridley Scott non ha bisogno di presentazioni e, da I Duellanti a Il Gladiatore, il cineasta inglese ha più volte dimostrato abilità nel raccontare vicende storiche e dimestichezza con le scene di guerra. 

The Last Duel è sicuramente un film da vedere: un titolo d’obbligo per gli amanti del genere cavalleresco, ma anche per i non appassionati che ci troveranno dentro persino elementi del thriller. 

Lucia Gerbino

Giornalista specializzata in Musica, Cinema e Serie TV

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