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Donne e tecnologia: aulab favorisce l’inserimento di lavoratrici e studentesse nel campo dello sviluppo web

Donne e tecnologia: un binomio ancora poco diffuso nello scenario dell’impiego professionale in Europa, stando ai dati del Women in Digital Scoreboard 2020realizzato dalla Commissione Europea, l’indice che misura la partecipazione femminile all’economia digitale. In Ue infatti solo il 18% di specialisti ICT è donna ed in Italia la percentuale scende al 14,8%. Per i dati sui laureati in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) il Paese segna un gap di 6 punti a sfavore delle laureate (12,5  individui donne ogni 1.000 contro i 18,4 nel caso degli uomini). Con un punteggio di 40,7, a fronte di una media europea del 54,5 e un massimo raggiungibile di 100, l’Italia si posiziona così al 25° postodella classifica degli Stati membri dell’Unione a maggiore tasso di lavoratrici nel settore del digitale.

Uno scenario confermato anche dall’Istituto Europeo per l’uguaglianza di genere che nel Gender Equality Index 2020 sottolinea come in Italia soltanto il 20,9% dei laureati ICT sia donna, contro il 79,1% di uomini.

Con l’obiettivo da una parte di avvicinare il pubblico femminile all’ambito Tech e dall’altra favorire l’inserimento di lavoratrici competenti e qualificate nel settore del Digital, aulab, la prima Coding Factory italiana, nata nel 2014 e specializzata in corsi di programmazione e sviluppo software, ha attivato importanti collaborazioni e borse di studio a favore dell’impiego e della formazione al femminile.

Tra queste, per esempio, figura la partnership con SheTech, associazione che promuove la presenza delle donne nel campo della tecnologia, per l’emissione di borse di studio destinate a studentesse per frequentare il corso Hackademy di aulab che consente,  in soli 3 mesi, di acquisire le competenze necessarie ad avviare una nuova carriera come sviluppatore web, qualificandosi, o ri-qualificandosi, professionalmente per intraprendere un nuovo percorso lavorativo.

“In Italia è ancora troppo diffusa l’erronea convinzione per cui ‘alle ragazze non piace la matematica, né la tecnologia’”, dichiara Giancarlo Valente, CTO di aulab. “Al contrario, in aulab abbiamo potuto toccare con mano la passione e la professionalità con cui le studentesse del corso Hackademy si avvicinano allo studio del coding, sia che abbiano competenze pregresse in materia, sia che abbiano appena incominciato. Ecco perché siamo molto fieri delle nostre studentesse e soddisfatti di aver attivato partnership strategiche ed efficaci per invogliare le ragazze appassionate di informatica e tecnologia a formarsi con noi”.

A testimoniare l’impegno di aulab per la formazione (al femminile e non solo) sono proprio le studentesse dell’Hackademy, che raccontano come si sono reinventate alla ricerca del loro posto nel settore tech.

Lorena: la rinascita grazie al coding

Dopo la conclusione di un percorso come ricercatrice universitaria in ingegneria ambientale, a 38 anni Lorena ha scelto di puntare su una nuova carriera nel campo dello sviluppo web ed oggi lavora in un’azienda che si occupa di sviluppo software per il settore insurance. L’esperienza di Lorena nasce da una necessità per poi trasformarsi in un’occasione non solo di apprendimento, ma anche di reindirizzamento professionale prezioso. I primi contatti da parte delle aziende, ricorda Lorena, sono arrivati già qualche settimana prima di finire il corso. Poi, la svolta, con la firma del contratto a tempo indeterminato a soli 15 giorni dalla fine degli studi in aulab.

Marianna: riprendere in mano la propria vita, programmando

Dopo un percorso da graphic designer, Marianna ha deciso di prendersi un anno di pausa per fare la mamma a tempo pieno. Quando ha deciso di ripartire, lo ha fatto con l’Hackademy di aulab, tornando sui banchi nelle vesti di studentessa per ampliare le sue competenze in ambito web e far ripartire rapidamente la sua carriera. Oggi lavora come front-end developer in Frankhood, azienda partner di aulab che nel corso degli anni ha già assunto altri 5 studenti del corso Hackademy.

Micaela: dal web marketing al web developing

Approdata al web developing dopo un’esperienza di 3 anni in un’agenzia di marketing digitale, Micaela ha intrapreso lo studio del coding fornito dal corso Hackademy con costanza e passione. Perché, come sottolinea la studentessa, non si finisce mai di imparare, e bisogna cogliere al volo ogni occasione non solo per apprendere qualcosa da zero, ma anche per approfondire e comprendere meglio cose di cui, magari, si avevano già i primi rudimenti. Ha trovato lavoro nel mondo della programmazione subito dopo il corso  tramite la piattaforma di recruiting che aulab mette a disposizione degli studenti che hanno completato il corso.

Redazione Gogeek

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