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Passare da ADSL a fibra: la guida con i costi da affrontare

Passare da ADSL a fibra per risolvere i problemi di connessione? Nel 2020 – tra video chiamate con colleghi e parenti, didattica a distanza, serate passate a guardare film sulle piattaforme di streaming – la necessità di avere una linea internet veloce si è fatta sempre più evidente. Per questo Selectra (selectra.net), il servizio gratuito che accompagna i consumatori nella scelta e nella gestione dei contratti di luce, gas e internet, ha stilato una guida analizzando i costi del passaggio dall’ADSL alla fibra ottica, per migliorare la propria navigazione su Internet e risparmiare oltre 100 euro già dal primo anno. Prima di tutto, è necessario verificare che la propria zona sia raggiunta dalla fibra, per poi valutare le offerte disponibili. Il cambio di gestore, con relativo passaggio da ADSL a fibra ottica, può prevedere dei costi legati alla migrazione e al recesso anticipato del contratto in essere: le voci e gli importi variano sia a seconda dell’operatore, sia in base a quanto è vecchia l’offerta che si vuole cambiare. Selectra ha dunque calcolato costi e risparmi di questo passaggio, esaminando quattro diversi scenari: chi ha un’offerta ADSL attivata più di 4 anni fa, chi ha un’offerta attivata circa 2 anni fa, chi vuole cambiare dopo solo 12 mesi e chi vuole disdire l’offerta appena attivata.

Passare da ADSL attivata 4 anni fa a fibra: costa 22 euro, ma il risparmio è di oltre 100 euro nel primo anno  

Se la linea è attiva da più di 4 anni, passare da ADSL a fibra significa non solo migliorare la qualità della connessione, ma anche risparmiare circa 11 euro al mese: il costo medio delle offerte Fibra FTTH oggi è infatti di 22 euro/mese, mentre per le offerte ADSL attivate 4 anni fa è di 33 euro/mese circa. Il cambio prevede solo il costo di migrazione (oggi si tratta in media di 22 euro). Questo vuol dire che già dopo 2 mesi il cliente comincerà a risparmiare (avendo recuperato il costo della migrazione), e nell’arco del primo anno risparmierà circa 110 euro, al netto della spesa per la disdetta della linea vecchia.

Linea attivata 2 anni fa: attenzione alle rate restanti

La durata media del contratto internet per la linea fissa è di due anni – 24 mesi – per cui per passare alla fibra potrebbe essere sufficiente pagare soltanto i costi di migrazione. Tuttavia, in alcuni casi i consumatori potrebbero ritrovarsi a dover pagare un costo inaspettato: infatti, tanti operatori propongono la rateizzazione del costo del modem e/o dell’attivazione per 48 mesi (4 anni). Così, cambiare un’offerta ADSL attivata 2 anni fa che prevede una rateizzazione dei costi su 48 mesi può costare circa 115 euro, di cui, nella media, più di 90 euro per le rate restanti. Calcoli scoraggianti? Non del tutto, poiché questa spesa si “ammortizza” nell’arco dei primi 10 mesi: attivando oggi l’offerta Fibra si può pagare circa 30% in meno rispetto alle vecchie tariffe ADSL.

Linea attivata da un anno: il recesso può costare più di 200€

Se la linea internet è stata attivata da un anno, cambiare fornitore potrebbe essere caro: secondo Selectra per “liberarsi” dalla propria linea ADSL in questo caso bisogna investire circa 160 euro se il modem è stato rateizzato per 24 mesi, o addirittura una media di 210 euro se è stata scelta la rateizzazione a 48 mesi. In questo caso si tratta di una spesa “netta” per migliorare la connessione, difficile da ammortizzare nei mesi successivi. Nel caso in cui però l’operatore non riesca a garantire la qualità minima della connessione prevista dal contratto, la soluzione potrebbe essere quella di ricorrere alla disdetta per giusta causa, seguendo una procedura specifica: in questo caso il recesso è gratuito. In ogni caso, alcuni fornitori non prevedono costi per l’attivazione o per il modem da pagare rateizzati, e a questo punto si può procedere al cambio pagando solo i costi di migrazione.

Linea attivata da meno di 14 giorni: si può fare gratuitamente

Se la linea è stata appena attivata ma ci si è subito accorti che non è all’altezza delle proprie esigenze, entro 14 giorni è possibile ricorrere al diritto di ripensamento e disattivare il contratto gratuitamente, ma solo se è stato sottoscritto fuori dal negozio dell’operatore al telefono, online o presso desk promozionali, inviando una comunicazione  via raccomandata, PEC o fax.

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Attenzione ai dettagli: sconti da compensare e modem da restituire

Cambiando linea ci si potrebbe trovare a dover sostenere ulteriori costi per compensare eventuali sconti e promo, generalmente applicati nel periodo iniziale, quando l’offerta prevede un costo mensile particolarmente vantaggioso (che poi aumenta a scadenza del periodo iniziale di 6, 12 o 24 mesi). Infine il modem, che viene dato in comodato d’uso, deve essere restituito al termine del contratto. Non sempre il consumatore viene sollecitato a farlo, e per non  trovarsi nell’ultima bolletta l’addebito del costo del modem, bisogna informarsi sempre sulle modalità e le tempistiche della restituzione dell’apparecchio.

Redazione Gogeek

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