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Apple al contrattacco chiede un risarcimento a Epic Games

Iniziata ad agosto con la rimozione di Fortnite all’app store per violazione di regole contrattuali, la guerra tra Epic Games ed Apple sta ora proseguendo in tribunale.

Dopo il vano tentativo di costringere Apple a ripristinare Fortnite nello store, con l’accusa di non rispettare le regole del mercato viste le fee del 30% che spettano ad Apple stessa su ogni acquisto in game, adesso è la stessa azienda ci Cupertino ad aver depositato un’accusa nei confronti della Epic Games.

Apple, come riportano il Washington Post e The Wall Street Journal,  ritiene che Epic Games abbia violato i termini contrattuali del suo store online e quindi chiede, oltre a un risarcimento economico, anche l’interruzione immediata dei “comportamenti illeciti” del gruppo. Apple nelle 67 pagine depositate presso la Corte distrettuale settentrionale della California nega ogni presunto monopolio e svela a quanto ammontano i guadagni di Epic Games dalla versione iOS di Fortnite Battaglia Reale: 500 milioni di dollari.

I legali di Apple precisano, inoltre, che iOS è il sistema operativo all’interno del quale Fortnite avrebbe ottenuto maggior successo. Il battle royale sarebbe stato scaricato 130 milioni di volte dallo store di Apple, in 174 Paesi nel mondo.

Epic Games, nonostante l’accusa, resta ferma nella sue convinzioni:

“Apple è monopolista, controlla tutta la distribuzione delle app su iOS controlla tutta l’elaborazione dei pagamenti in-app e mantiene illegalmente questi due monopoli impedendo esplicitamente qualsivoglia ingresso competitivo all’interno di ciascuno dei mercati”.

In tutto questo Google, sta invece mentendo un approccio decisamente defilato, del resto il Google Play Store non è l’unica fonte dove scaricare applicazioni Android.

Andrea Mazzoneschi

Esperto di console, gaming  e mondo anime

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